data pubblicazione:02/02/2011
SOLARE TERMICO O FOTOVOLTAICO: QUESTO E' IL DILEMMA!!!
Du' impiant solar is megl' che one, riprendiamo uno slogan molto conosciuto di una marca di gelato per spiegare che l’abbinamento delle due tecnologie sia termico sia fotovoltaico è un’accoppiata che nella maggior parte delle costruzioni residenziali ed industriali è conveniente e fattibile.
Messi a confronto finanziariamente gli impianti fototermici e fotovoltaici sono, entrambi, investimenti remunerativi. Il capitale investito ritorna in forma diversa; nel caso del fototermico il costo dell’impianto si ammortizza mediante il risparmio di energia convenzionale riducendo i consumi di gas (o altro tipo di combustibile) con la conseguente riduzione della bolletta. Inoltre sino alla fine del 2011 il 55% del costo totale dell’impianto (IVA compresa) si può detrarre dalla dichiarazione dei redditi, in alternativa vi è comunque la detrazione del 36% applicabile alle ristrutturazioni edilizie. Successivamente è in previsione una forma simile al Conto Energia degli impianti fotovoltaici.
Per gli impianti fotovoltaici invece, il ritorno del capitale avviene in parte tramite il finanziamento a fondo perso che concede il GSE per 20 anni. Tale finanziamento paga il kWh prodotto dall’impianto fotovoltaico, ad un prezzo variabile a secondo della grandezza dell’impianto, è soltanto il 35 % - 40% del valore finanziario investito, si ammortizza con l’energia elettrica risparmiata.
Quindi prediligere una delle due tecnologie è soltanto questione di scelta personale senza nessuna differenza tecnico/finanziaria. La scelta di investire in entrambe le tecnologie contemporaneamente è senz’altro la scelta più oculata. In questo modo si avrà contemporaneamente la riduzione della spesa sia termica che elettrica anche se non si avrà mai l’annullamento del costo in quanto purtroppo rimarrà il canone fisso per l’utilizzo dei due contatori ENEL.
Stessa situazione nel comparto termico anche se con investimenti inferiori si possono ottenere benefici maggiori, grazie al miglior rapporto costo impianto/energia prodotta; infatti un metro quadro di collettore solare ha un rendimento medio annuale di circa 550 kWh (45°,50’ parallelo nord) mentre la stessa superficie di un ottimo pannello fotovoltaico ne produce soltanto 140. Naturalmente il valore del kWh termico avendo un costo molto inferiore non crea un divario così evidente. Esempio: 550 kWh sono l’equivalente di circa 75 metri cubi di gas, consumati da una caldaia a tre stelle, il cui costo varia da zona a zona con un minimo di 0,65 € ad massimo di 0,80 € , invece il valore di risparmio dell’energia elettrica prodotta da un metro quadro di fotovoltaico è l’esatto calcolo del kWh per il costo dell’energia elettrica acquistata dalla società distributrice che per le utenze domestiche varia da un minimo di 0,15 a 0,20 al kWh.
In entrambi i settori gli impianti devo essere progettati e realizzati in modo da sostenere le effettive esigenze degli utenti finali. Attenzione quindi a non sovradimensionare troppo gli impianti. Nel caso del fotovoltaico l’energia in eccesso verrà pagata ad una cifra molto inferiore del costo di acquisto allungando così il tempo del pareggio, mentre esagerare nel termico, oltre ad allungare il tempo di pareggio, può creare scompensi all’impianto per le alte temperature che si verrebbero a creare all’interno del collettore, quindi è fondamentale installare gli impianti progettando al meglio gli interventi.
In seguito riportiamo la tabelle con indicate la produzione di energia annuale delle due tecnologie e la valutazione economica, escluse le sovvenzioni, sino al pareggio del costo impianto completo. La proiezione è stata effettuata considerando i seguenti prezzi: energia elettrica 0,175 € kWh e metro cubo di gas 0,70 €. Naturalmente con l’aumento del costi del kWh elettrico e del gas, trascinate entrambe dal prezzo del barile di petrolio, il tempo di pareggio di riduce. Dopo il punto di pareggio l’energia prodotta è del tutto gratuita.